L'occhio di Anubi

Come danneggiare o uccidere un vampiro

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 24/3/2011, 00:54
Avatar

nella foschia vedo il volto di un angelo che chiama il mio nome ricordo che sei la ragione per la quale devo restare

Group:
Amministratore
Posts:
26,730
Location:
Viareggio

Status:


I vampiri esistono. Questa era una certezza, da qui si era creata la necessità di distruggere simili esseri e quindi chi con la fede e nella fede, chi nella più atea metodologia scientifica: i novelli cacciatori di vampiri entravano in azione.
La Chiesa con i suoi esorcismi e le sue benedizioni, croci, acqua santa, gli scienziati con paletti, pallottole d'argento, luce solare.
Vedremo quali erano i metodi e cosa, nella più sfrenata fantasia popolare, poteva aver scatenato queste "armi".
Molti dei metodi per uccidere un vampiro, infatti, hanno radici profonde, logiche e ovvie, è semplicemente il fatto che venissero ritenute letali per un vampiro che fa sorridere.
Prima di addentrarci fra i prossimi articoli dovremo sempre tenere ben presente il periodo storico in cui tali credenze, preconcetti, superstizioni erano radicate.
Lo status culturale era dell'ignoranza più profonda, la religiosità fanatismo bigotto, la xenofobia, la paura dei cambiamenti e delle novità e le stesse malattie rare erano fonti costanti di terrore.
Vediamo quindi quali sono le "armi" contro i vampiri.

Armi da fuoco


Anche le armi da fuoco potevano essere utilizzate contro i vampiri, alcuni fra essi parevano poi particolarmente vulnerabili a questo tipo di armi.
Per tutti coloro che si improvvisavano cacciatori di vampiri l'arma da fuoco era effettivamente estremamente efficace ed esponeva meno al pericolo di essere attaccati dal vampiro.
Non era più strettamente necessario avvicinarsi tanto da ingaggiare un vero corpo a corpo con in non-morto, si poteva colpirlo da una distanza di "sicurezza".
Non in tutte le tradizioni l'arma da fuoco caricata con munizioni tradizionali era consigliabile; i più suggerivano di utilizzare proiettili che contenessero "veleni" per vampiri, per fare qui un esempio veloce diciamo proiettili in argento oppure cavi e riempiti di aglio, ostie, grani del rosario ecc.
La spiegazione, razionale, alla scelta di questo tipo di arma è semplice la prima motivazione è appunto da ricercarsi come si è detto nella possibilità di mantenere una certa distanza dal vampiro, inoltre non bisogna dimenticare che il vampiro vive, letteralmente, di sangue quindi la perdita dello stesso è un danno notevole.
Anche, quindi, nel caso non si fosse riusciti ad uccidere il vampiro al primo colpo (e le armi dei tempi non consentivano molte possibilità) lo si era indebolito abbastanza da rischiare un corpo a corpo.

image


I cardini tengono lontani i vampiri

Nell'antica Roma si credeva che Cardea fosse la dea vergine tutelare delle soglie, usci, porte e cardini delle case.
Il compito cui questa divinità era preposta era quello di scacciare tutti gli spiriti maligni che avessero tentato di entrare nelle abitazioni.
Il potere di Cardea però era anche più specifico: era quello di impedire l'ingresso anche alle Strigi, i vampiri che durante la notte si credeva succhiassero il sangue agli infanti.
Questa Dea era quindi invocata quale cacciatrice di vampiri.

Sassolini, riso ed altri semi

Una credenza popolare per "fermare" un vampiro è quella, discretamente diffusa, che sia necessario mettere davanti alla porta di casa o davanti alle finestre: semi, riso, sassolini o altri piccolissimi materiali.
Il vampiro infatti si crede si fermerà a contare tutti i pezzi distraendosi quindi dall'attaccare le vittime che sono al sicuro nell'abitazione.
Il conteggio dei pezzi può anche uccidere il vampiro se questi, tanto preso dal compito, non si avvede dell'arrivo dell'alba e quindi viene incenerito dal sorgere del sole.

Un nodo di salvezza

Un altro metodo, sempre tramandato dalle tradizioni e leggende popolari, è quello di porre davanti alla porta due corde che partono dai due lati della porta e legarli con un nodo in modo da "bloccare" il passaggio.
Il nodo deve essere complicatissimo, si pensa che il vampiro giunto all'abitazione cerchi di entrare dalla porta e trovandosi davanti il nodo si debba fermare per cercare di scioglierlo.
Quindi quanto più complicato in nodo è tanto più il vampiro sarà costretto a soffermarsi davanti ad esso nel tentativo di scioglierlo.
In questo modo inoltre la sua mente verrà distratta e si dimenticherà l'obbiettivo che lo aveva spinto verso quell'abitazione.
Mentre il vampiro è impegnato nel faticoso compito di venire a capo dell'intrico si avrà anche la possibilità di ucciderlo.


Il paletto di frassino

Trascurando il fatto, evidentemente mai preso in seria considerazione, che: chiunque morirebbe se gli si conficcasse un paletto (non ha importanza il materiale) nel cuore; questo era un "serio" ed efficace modo di uccidere un vampiro.
Questa "usanza" è dovuta a due motivazioni la prima è identificabile in una malattia che veniva associata al vampirismo: la tubercolosi, che era chiamata "consunzione".
Questa malattia infatti faceva si che la vittima perdesse dapprima le forze, poi peso e tonicità muscolare ed arrivasse a espettorare sangue in colpi di tosse, sintomi tutti riconducibili per ignoranza popolare al vampirismo.
La seconda motivazione è quella della costruzione dei mobili che avveniva, data la scarsità dei chiodi in metallo, con paletti o cunei di legno, quindi le bare erano chiuse con tali sistemi.
Da qui la conclusione è abbastanza scontata: chiudere bene una bara con paletti di legno faceva in modo che il morto non potesse uscirne per aggredire i vivi. Il passo successivo fu quello di impalettare direttamente i contagiati dai vampiri: i poveri malati di tubercolosi!
Anche la scelta del materiale il frassino ha la sua importanza.
Un tempo si supponeva che il frassino avesse delle proprietà medicamentose oltre che mistiche. D’un bianco quasi puro, a grana grossa ed eccezionalmente duro ha da sempre affascinato l'uomo con queste caratteristiche.
Nell'antica Grecia il frassino era consacrato a Poseidone e si riteneva che al suo interno vi dimorassero le ninfe Melíadi.
Secondo Esiodo dal frassino era discesa la stirpe degli uomini di bronzo. Frassino e bronzo erano simboli di durezza, infatti, le armi dei greci erano di bronzo con i manici di frassino.
Plinio ne decantò le qualità medicamentose e presso gli antichi romani si faceva ardere legna di frassino per scacciare gli spiriti maligni.
Era l'albero sacro ai Druidi la cui bacchetta magica spesso era fatta di frassino per le sue venature dritte e parallele (conduttrici di energia). Le foglie messe sotto al guanciale erano considerate propiziatorie per i sogni medianici.
I guerrieri Celti utilizzavano armi fabbricate col legno di quest'albero.
Per la mitologia nordica il frassino è Yggdrasill l'Albero del Mondo e tre frassini furono usati per segnare il confine delle province irlandesi da Fintan McBochra.
Nella mitologia scandinava Yggdrasil, con la sua chioma si innalzava sino al cielo e le cui radici giungevano al cuore della terra, univa paradiso Wahalla ed inferno ed il regno; nei suoi pressi c'era la sorgente miracolosa Mímir, fonte di saggezza e acume, cui attingeva lo stesso Odino.
Anche in Italia vi sono tradizioni che legano questo albero alla cristianità:
Si narra di un contadino, Bartolomeo Broglia, che intento al suo lavoro nel campo, vide sbucare da un cespuglio una serpe; atterrito invocò la Vergine e, alzando gli occhi al cielo vide fra i rami di un frassino una piccola statua della Madonna con il Bambino, avvolta di luce. Felice per lo scampato pericolo volle portarsi a casa la miracolosa immagine e, dopo averla mostrata ai familiari, la pose sotto chiave in una cassa.
La notizia si diffuse e da molti paesi la gente accorse per vedere la statuina ma questa era sparita: era tornata esattamente nel punto ove era apparsa.
L'arciprete di Peschiera, il Sindaco ed i Consiglieri, si recarono al frassino e decisero di trasportare la statua con solenne processione in paese, nella chiesa della Disciplina.
Pochi giorni dopo la statua sparì nuovamente per tornare tra i rami dell'albero scelto come sua dimora. Fu così che in quel luogo il 12 settembre 1510 fu eretto un santuario.

Il biancospino

Se il paletto per molte tradizioni deve essere in legno di frassino secondo altre il legno più indicato è invece quello del biancospino.
anche in questo caso possiamo riscontrare una ragione razionale a tale creenza, il biancospino infatti era ben conisciuto anche nell'antichità come rimedio per regolare il ritmo del muscolo cardiaco; esercitando azione sedativa in caso di ipertensioni, o come semplice calmante.
Spesso viene associato anche nelle leggende relative alle fate, di cui pare essere l'albero simbolo, non che abitazione per molte di esse.
Quindi, la credenza popolare era giunta a considerare che un paletto di tale legno potesse "fermare" il cuore di un vampiro causandone la distruzione.
Nel caso del Blautsauger, la leggenda consiglia di cospargere la sua tomba di una gran quantità di fiori di biancospino.
Il questo tipo di vampiro sarà costretto a raccoglierli tutti, dimenticando il resto ed il sorgere del sole lo soprenderà mentre ancora sarà tanto impegnato e distratto. consumandolo completamente.

Affogare in acqua corrente



La convinzione che un vampiro morisse al contatto dell'acqua corrente è dovuta alla credenza che un tale essere, considerato l'essenza della malvagità e della perversione dovesse forzatamente essere annientato dalla purezza.
Parlando di un periodo nel quale l'acqua veniva spesso conservata per lunghi periodi in cisterne tale ragionamento poteva essere spiegabilissimo. L'acqua stantia infatti è spesso inquinata e maleodorante quindi l'acqua corrente, fresca, limpida era considerata pura e simboleggiava la purezza.
Questa era una delle ragioni per le quali si pensava che i vampiri non potessero attraversare i corsi l'acqua o il mare, non avrebbero potuto infatti sopportare di trovarsi a contatto con tanta purezza.

L'Acqua Santa

Secondo la tradizione l'acqua fresca di sorgente è considerata simbolo di purezza, il battesimo infatti è considerato il "lavaggio dal peccato" e questo già da molto tempo prima dell'avvento della cristianità.
L'acqua viene santificata e benedetta da un ministro della Chiesa quindi assume un valore di purezza assoluta, acquisisce le proprietà del bene supremo in netta opposizione al male ed al maligno.
Secondo questa visione l'Acqua Santa "brucia" il vampiro esattamente come il fuoco cauterizza.
Il vampiro veniva distrutto, il male annientato, bruciato, respinto dalla forza del bene e della purezza, e quindi il corpo non-morto veniva consumato e riportato alla terra cui apparteneva liberando nel bene l'anima dello sventurato.


Crisma


Fra i veleni che si potevano usare per uccidere un vampiro era contemplato anche il Crisma, esso è un olio misto a profumo che viene utilizzato nei sacramenti della Chiesa cattolica per il Battesimo e la Confermazione e dell'Ordine.
Il termine crisma deriva dal greco e significa unto.
Proprio perché nel sacramento della confermazione viene usato quest'olio il sacramento stesso viene anche chiamato cresima.
Quest'olio viene benedetto insieme all'Olio dei Catecumeni ed all'Olio degli Infermi in ogni diocesi una volta all'anno il Giovedì Santo dal vescovo durante la messa crismale.
Questa messa viene detta crismale proprio perché viene benedetto quest'olio, il quale è ritenuto il più importante tra i tre oli usati nei sacramenti cristiani.
Data la preziosità ed al valore religioso di questo olio soltanto gli "emissari" del clero potevano disporne ed usarlo per distruggere i vampiri.

Ostie o Particule

L' Ostia o Particula è un pezzo di pane azzimo normalmente di forma circolare.
Deriva il suo nome dal latino hostia usato per indicare la materia del sacrificio da farsi in onore di un dio, del quale ci si cibava per entrare in intimo rapporto con lui.
L'Ostia nella celebrazione eucaristica diventa,tramite la transustanziazione, il sacrificio di Cristo offerto al Padre come segno dell'amore del Figlio per la redenzione dell'umanità.
Questo che è, per il credente, il corpo del Cristo risorto, aveva il potere di sigillare e distruggere l'avello del vampiro, causandone la distruzione.
Il vampiro infatti, assolutamente, non poteva neppure avvicinarsi a questo materiale senza esserne distrutto.
Anche per quanto riguarda le Ostie consacrate era necessaria una dispensa ecclesiastica.

Grani del rosario


Se molti dei miti relativi ai vampiri ci dicono che essi sono vulnerabili agli oggetti sacri, come croce o acqua benedetta, anche il rosario aveva questa funzione.
I grani del rosario possono essere messi dentro le cartucce di un'arma oppure sparati direttamente in modo da colpire il vampiro.
Il signore delle ombre quando era colpito da un proiettile costituito da grani di rosario non aveva molte possibilità, in quanto essi penetravano nella carne senza dargli scampo.
Questo tipo di munizione era molto in voga ed apprezzato nei "set" dei cacciatori di vampiri, molto meno costo degli strumenti in argento e di facile reperibilità.

Distruggere il Vampiro bruciandolo

Il fuoco è l'elemento purificatore assoluto: anche per la chiesa, quindi non deve stupire che fosse riconosciuto come uno dei sistemi per la distruzione di un vampiro, sicuramente la rappresentazione dell'antitesi della chiesa.
Essendo il Vampiro un essere sfuggito all'abbraccio della morte ma soprattutto in fuga dalle fiamme dell'inferno quale arma migliore di quella dello stesso fuoco per annientarlo?
Secondo alcuni rituali di annientamento è previsto anzichè il bruciare l'intero corpo soltanto l'ardere il cuore del vampiro (ovviamente dopo averlo impalettato, magari decapitato, ecc. insomma deve essere "veramente" morto, sovviene il detto Romano "meglio abbondare che deficere").
Le ceneri del cuore venivano usate per fare pozioni curative per tutti coloro che potevano essere rimasti contagiati dal vampiro, giacchè si pensava che potesse essere, mescolato con acqua benedetta o vino una sorta di vaccino.
Secondo alcune altre teorie il corpo del vampiro non è più esattamente quello di un essere vivente quindi esso è più facilmente infiammabile, come legna secca, più il vampiro è anziano più il suo mutare lo porta ad essere vulnerabile alle fiamme.

La luce del sole

I Vampiri erano considerati creature di Satana, erano demoni capaci di ogni sorta di trucchi e magie. Erano creature del male che trovavano forza nella legge dell'oscurità.
La parola oscurità attualmente significa male, proprio come il buio dell'anima.
La notte era il momento del terrore per la gente superstiziosa, il silenzio rotto da inquietanti fruscii e rumori, animali che non si vedevano durante le ore diurne strisciavano nel buio.
Il sole rappresenta la luce, la luce rappresenta la purezza e la santità.
Il sole è il fuoco, il fuoco che purifica.
Quindi il Vampiro non sopporterebbe la luce del giorno, perché la sua malvagità sarebbe distrutta dai purificanti raggi solari.
Sempre con l'avvento del cristianesimo la luce divenne il simbolo di Dio e quindi la credenza prima soltanto pagana divenne certezza di fede: alla Luce il male non può vivere, ovvero alla presenza di Dio, nessun Vampiro sopravvivrebbe.
In ultima analisi dobbiamo anche ricordare che fra le malattie rare vi sono anche quelle dell'allergia verso la luce solare che in periodi passati poteva essere fonte di terrore, di pregiudizio. Il paziente soggetto a tali allergie se esposto alla luce solare aveva reazioni quali eritemi e bruciature assolutamente gravi e quindi poteva essere considerato un vampiro e giustiziato come tale.


Esplosivi


Come molti sanno i cinesi hanno sviluppato l'uso della polvere da sparo molto prima delle popolazioni europee, che proprio da loro l'hanno importata.
Oltre che utilizzarla per i fuochi artificiali, i cinesi ritenevano che la polvere da sparo fosse anche uno dei pochi sistemi efficaci per distruggere un vampiro.
Innanzi tutto un vampiro, secondo la tradizione cinese, non poteva allontanarsi troppo dal luogo in cui il suo corpo mortale, era stato sepolto quindi per distruggerlo bisognava far esplodere il luogo di sepoltura.
In questo modo lo spirito malvagio che anima il cadavere viene distrutto con esso cauterizzando la minaccia vampirica.
Nel caso in cui il vampiro non venga coinvolto direttamente nell'esplosione si troverà in ogni caso fortemente indebolito dalla perdita del proprio rifugio, quindi preda facile per il cacciatore di vampiri.
Ancora oggi, da questo capodanno sono tornati ad essere legali, durante le importantissime cerimonie per il capodanno cinese, vengono sparati i fuochi d'artificio per mettere in fuga gli spiriti maligni in generale.

Esorcismi, croci e luoghi consacrati

Come abbiamo detto vi erano anche cacciatori di vampiri appartenenti alla Chiesa cristiana le loro armi erano gli strumenti della fede, oltre l'acqua santa il vampiro secondo la tradizione non tollerava la vista dei simboli cristiani.
Ricordando sempre la frase "Alla presenza di Dio, nessun Vampiro sopravvivrebbe" questo, tra l'altro, incide sulla convinzione che il Vampiro non possa entrare in chiesa o indugiare in luoghi consacrati, sono luoghi in cui vi è la presenza di Dio.
La croce rappresenta Cristo, Cristo è rappresentazione di Dio, Dio rappresenta la luce, la luce purifica, i Vampiri sono meno forti di Dio, i Vampiri non possono indugiare in luoghi consacrati... quindi la croce, che rappresenta Dio e la purificazione, brucerà il Vampiro, distruggerà il Vampiro, e il vampiro non può guardare la croce, infatti, in molti film di Vampiri essi sono sconfitti soltanto all'imposizione alla loro vista di un crocifisso.
Dovremmo anche però considerare il fatto che la croce non è esclusivamente un simbolo cristiano e che quindi secondo questa versione per poter uccidere un vampiro, o fare in modo che l'arma (il crocefisso) sia realmente efficace questo dovrebbe, in teoria, essere benedetto e soprattutto imposto da colui che ha fede ed in esso ne ripone; altrimenti avrebbe assai poco senso.
Gli esorcismi infatti possono essere praticati, secondo la religione cristiana, soltanto da ben specifiche figure. Tali rituali servono per scacciare il maligno che si è annidato nell'anima del Vampiro portandolo alla condizione di malvagità in cui si trova. Quindi esorcizzandolo, scacciandolo, il corpo tornerà ad essere un cadavere e l'anima infelice verrà liberata.

Terra natale

Nel romanzo di Bram Stocker il vampiro Dracula non poteva sopravvivere durante il giorno nella sua bara se non circondato dalla sua terra natale.
Per questa ragione sia nel libro che in quasi tutti i film che lo riguardano durante il suo trasferimento a Londra egli aveva portato con se casse intere di terra della Transilvania.
Per citare anche il ben conosciuto gioco di ruolo della White Wolf il clan Tzimisce che ha fra i suoi membri appunto lo stesso Dracula, ha come difetto di clan quello del non poter sopravvivere lontano dalla terra natale.
Questa ipotesi era dovuta alla credenza che il non-morto fosse iscindibilmente legato al proprio luogo d'origine.

L'argento

Elemento metallico bianco e lucente di simbolo Ag, numero atomico 47.
Appartiene agli elementi di transizione della tavola periodica.
Noto fin dall'antichità, era utilizzato da molti popoli per la fabbricazione di oggetti ornamentali e di monete.
Gli alchimisti chiamarono l'argento Luna o Diana, in onore della Dea della Luna, e gli attribuirono il simbolo della Luna crescente.
Alcune tradizioni o dicerie parlano dell'argento come unico materiale adatto all'uccisione di un vampiro.
Quindi croci in argento, stiletti ecc. potevano essere validamente impiegati al pari delle pistole con proiettili in argento; una cosa analoga è ritenuta valida anche per i licantropi.
Secondo le dicerie l'argento causa una forma di reazione allergica nel vampiro il quale se assorbe troppo argento o viene colpito andrebbe in una sorta di shock anafilattico che ne causa la decomposizione dei tessuti.


Il ferro


Secondo alcune leggende e tradizioni popolari non era l'argento che poteva annientare un vampiro bensì il ferro.
Questa diceria è diffusa soprattutto in Cina, secondo la cui tradizione pare sia soltanto una lama in ferro a poter distruggere completamente un vampiro.
Nei tempi antichi nelle culle dei neonati venivano messe fra la culla e il materasso delle schegge di ferro, perchè si pensava che il vampiro le percepisse come pericolo e non si avvicinasse.
Oggetti in ferro venivano quindi sparsi un pochino ovunque per le case, ma non solo questo materiale veniva anche usato per creare delle collane "difensive" per le giovani donne.


Aglio


Pianta erbacea dal bulbo commestibile è stato utilizzato fin dall'antichità per scopi terapeutici.
Secondo le più antiche credenze i bulbi di aglio o i fiori potevano efficacemente essere usati per tenere lontani i vampiri dalle abitazioni.
Spesso infatti, nelle ricostruzioni cinematografiche, si vedono ghirlande gli aglio pendere davanti alle finestre o sugli stipiti delle porte.
L'odore dell'aglio provocherebbe una sorta di violentissima asma nel vampiro costringendolo ad allontanarsi.
Effettivamente, vi sono alcune persone che soffrono di violentissime allergie verso l'aglio, non soltanto, non riescono proprio a sopportarne l'odore.
La porfiria, una malattia abbastanza rara, fa si che i malati abbiano, oltre che un bisogno disperato di sangue, anche il terrore per l'aglio, perchè esso stimola le tossine contenute nel sangue facendoli gravemente peggiorare.

image

L'aconito

Un'altra pianta che secondo la tradizione terrebbe lontani i vampiri è l'Aconito che pare svolgesse un'azione repulsiva simile a quella dell'aglio.
L'aconito è una pianta della famiglia delle ranuncolacee si trova comunemente nei boschi, soprattutto faggete, forre e radure da 300 sino a 2000 mt, raggiunge anche il 1,2 metro con inflorescenza a pannocchia con rami divaricato-subpatenti, fiori di 3 cm su peduncoli di 1-2 cm.
È una pianta molto bella la cui fioritura si verifica fra luglio e settembre con fiori a forma di elmo, generalmente di colore blu scuro. Numerose sfumature dei colori che variano dal blu al giallo sono possibili, risultato delle varietà ottenute dai vivaisti.
Gli Aconiti sono tutti velenosi, anche se essa dipende da sostanze diverse, e la droga è talmente attiva da rendere impossibile il suo impiego in usi domestici anche da mani esperte.
Tutte le parti della pianta e in particolare le radici sono tossiche per il contenuto in alcaloidi, il principale dei quali è l'aconitina.
A dimostrazione della pericolosità del veleno contenuto nella pianta, si ricorda che anticamente in India le punte delle frecce venivano intinte con il succo delle radici.
In Omeopatia gli Aconiti a fiori blù sono ritenuti ottimi rimedi contro nevralgie, otalgie, reumatismo articolare, stati angosciosi ed in generale in tutte le malattie che abbiano come causa scatenante: il freddo.
Per uso esterno il veleno, che ha proprietà paralizzanti, viene assorbito direttamente dalla pelle che perde la sua sensibilità.
Questa sua caratteristica lo fece diventare uno degli ingredienti dell'unguento utilizzato dalle streghe per raggiungere in volo i sabba.
Secondo una leggenda il nome dell'Acconito deriverebbe da Acona, luogo ove sarebbe germogliata per la prima volta. Il germoglio, narra la leggenda, crebbe nel punto ove cadde la bava di Cerbero lì trascinato da Ercole durante la sua fatica.
La forma ad elmo del fiore ha ispirato diversi soprannomi: Elmo di Giove in Italia, Elmo di Troll in Danimarca ed ha simboleggiato il Cavaliere Errante nella mitologia nordica secondo la quale aveva il potere di rendere invisibili forse però a causa della sua velenosità, il nome più appropriato è quello tedesco di Erba del Diavolo.
Si dice, infine, che riponendo qualche fiore di Aconito in un sacchetto posto sotto un cuscino, verrà stimolata l'intelligenza e la saggezza di colui che avrà la fortuna di dormirci.


Fonte: www.vampiri.net/
 
Web Contacts  Top
Er Vampiro
view post Posted on 1/12/2016, 09:52




Ao, ma che ve siete fumati? Ao secondo voi me uccidete con er paletto de frassino. Ma va va, stanotte te piallo
 
Top
1 replies since 24/3/2011, 00:54   5760 views
  Share